COMMENTO AL VANGELO DI DOMENICA 13 Ottobre 2024 XXVIII DOMENICA DEL TO

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Lectio Divina

       TO24.28 – Vendi quello che hai e seguimi

Mc 10,17-30 

 

 

 

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LA LECTIO DIVINA *

La Lectio Divina (lettura divina) è un modo tradizionale di pregare la Bibbia. È l’operazione dell’Ascolto di Dio, che ci vuole parlare attraverso le Scritture. In un certo senso, è l’Arte spirituale dell’Ascolto.

Quest’Arte, così vitale, ci insegna come ricevere la “Parola” e come metterla in pratica. Questo è ciò che noi domandiamo nel Padre Nostro, quando diciamo: “sia fatta la tua volontà come in Cielo, così in terra” e poi: “dacci oggi il nostro Pane quotidiano”. Imparare quest’Arte è stata da sempre l’urgenza del Cristiano.

L’operazione dell’Ascolto riassume in sé tutti i comandamenti, e tutto il Vangelo. Il cuore del messaggio biblico è di amare, amare Dio e amare il proprio prossimo. Ora amare è ascoltare la Parola di Cristo e metterla in pratica: “Se uno mi ama, osserverà la mia Parola” (Gv 14, 23, cfr. Gv 14, 15.21).

Niente di più semplice a parole, tuttavia la pratica mostra che non c’è sfida umana più grande di questa. È la Lectio Divina che ci insegnerà praticamente come colmare questo abisso.

ORIGINI *

Nel XII secolo, un monaco certosino di nome Guigo II, il Certosino, nell'operetta Lettera sulla vita contemplativa (Scala claustralium), meditando sul passo del Vangelo che dice "Chiedete e otterrete, cercate e troverete, bussate e vi sarà aperto", a seguito di quella che descrisse come un'illuminazione, codificò il metodo noto ancora oggi con il nome di Lectio Divina. Guigo II descrisse le tappe più importanti della lettura divina.

  • Il primo gradino di questa forma di preghiera è la lectio (lettura), si comincia con la lettura di un brano breve della Bibbia lentamente e con attenzione.
  • Il secondo gradino è la meditatio (meditazione). Durante questa tappa si riflette sul testo scelto.
  • Il terzo gradino è la oratio (preghiera), cioè il momento di pregare su ispirazione della nostra riflessione sul brano letto.
  • L'ultima tappa della Lectio è la contemplatio cioè la contemplazione, in silenzio.
  • A queste tappe i maestri spirituali odierni aggiungono anche l'actio (azione) ossia un proponimento operativo conseguente a quanto si è meditato nella Parola, un'azione nel mondo ispirata dalla Scrittura.

Il 16 settembre 2005 il Papa Benedetto XVI ha rilanciato la Lectio Divina in commemorazione dei 40 anni della pubblicazione della costituzione del Concilio Vaticano II Dei Verbum sulla Rivelazione: “In questo contesto, vorrei soprattutto evocare e raccomandare l’antica tradizione della Lectio Divina: l’assidua lettura della Sacra Scrittura accompagnata dalla preghiera realizza quell’intimo colloquio in cui, leggendo, si ascolta Dio che parla e, pregando, Gli si risponde con fiduciosa apertura del cuore (cfr DV 25). Questa prassi, se efficacemente promossa, recherà alla Chiesa - ne sono convinto - una nuova primavera spirituale.”

* Materiale tratto da Internet

Sac. don Valentino Picazio
Coordinatore Area Evangelizzazione

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